Intorno ai 24/25 anni (praticamente l’anno scorso) io ed il mio amico Frappa ci andavamo ad imbenzinare in un posto sul Lungotevere (di cui non faccio il nome, ma chi lo conosce di sicuro capirà): un signore poco rassicurante serviva shottini già pronti da una serie di bottiglie di superalcolici rietichettate belle in mostra alle sue spalle. I nomi degli intrugli erano del tipo: “Asfalto Grigio”, “L’urlo”, “Ko”, …ed effettivamente non posso dire che fosse pubblicità ingannevole!
Qualità zero, stordimento 1000.
Ora bevo molto molto meno fuori (lo giuro mamma!), e a casa giusto un amaro o un limoncello dopo una cena tra amici (in cucina spacco eh!).
Credo che ne dovrò organizzare una a breve per finire la bottiglia di Jägermaiser, che mi serve vuota: sono arrivate in negozio queste luci a led dalla forma di tappo di sughero, ricaricabili via USB, che possono trasformare ogni bottiglia in una lampada: dalla birra all’acqua, dalla sambuca alla Coca Cola.
Chi vuole venire a cena?
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